10.3.07

Cronaca di una morte annunciata

Il match inaugurale del Girone C, sembrava una passeggiata di salute, vista l'età media della squadra avversaria. Qualche giorno prima, in clima di pronostici, si era data per scontata la vittoria dei "lattanti" lecchesi sul "reparto geriatrico" di Como. Invece, a farla da padrone sono state l'esperienza e l'affiatamento della squadra avversaria. Così, è cominciata una serie di "botta e risposta" a suon di gol. Da una parte, il Como andava a segno e, dall'altra prontamente rispondeva il Lecco. Il clima era un pò teso, soprattutto per un voltafaccia di un CFL che all'ultimo minuto di calcio-mercato ha ceduto il proprio "cartellino" al Como, lasciando con un palmo di naso la squadra Lecchese che lo corteggiava da tempo.
E la tensione in campo si è sentita fin dai primi minuti: sono volate minacce tra l'attaccante comense Patrik Orlando ed il difensore lecchese Angelo Cioffi, e sono continuate fino alla fine della partita.
Tornando a parlare del calcio giocato, molta della responsabilità della sconfitta, oltre ad una papera nel finale del portiere De Chiara, è da attribuire alla scarsa incisività del reparto offensivo, inconcludente ed in balia dell'esperta difesa avversaria. De Chiara sbaglia l'impossibile e il capitano si danna l'anima per mettere i compagni in condizione di gonfiare la rete: mette lo zampino in due dei quattro gol dei nostri beniamini, fintando sul tiro di Castellana, autore del primo gol e mandando in rete con una splendida triangolazione (non ai sensi del DL 331/93) il compagno Viola, autore del terzo gol. In tutto questo riesce anche a colpire un palo e dare a Vetrone la palla che risolverebbe la partita dopo aver dribblato il traditore portiere avversario, ma il beneventano tira senza guardare e becca il sedere dell'unico difensore rimasto a difendere la porta. Nel mezzo i due gol di Meschino.
A quel punto si era sul 4-4, e qui inizia il papocchio: un colpo di vento sposta il pallone tra Cioffi e De Chiara, e Orlando ne approfitta per infilare la porta con un colpo di testa. Il Lecco si disunisce e subisce il 6-4 allo scadere, con la difesa allo sbando.
Speriamo che, come in tutti gli esordi dei Campionati del Mondo, la squadra che perde la prima partita sia quella che poi, alla fine, solleva al cielo la Coppa.
Accantonato il Derby, si pensa già al prossimo appuntamento con l'UL di Vimercate...e che Dio ce la mandi buona!!!
(Katia&Felix)

Le pagelle di Paolo Ziliani
Paolillo. Voto 5. Inizia la partita tra i pali, ma non è la sua giornata, insicuro su tutti i palloni, si becca tre gol dei quali almeno due evitabilissimi. Chiaramente, non dà nemmeno sicurezza alla difesa che rincorre gli attaccanti avversari senza criterio. Spaesato.
De Chiara. Voto 6-. Sostituisce Paolillo in porta nel secondo tempo dopo un primo tempo giocato su livelli non eccezionali in appoggio alla punta Cafarelli. Dà più sicurezza alla difesa con parate degne del miglior Yashin, cui assomiglia molto, ma è sua la responsabilità del gol che spegne le speranze della squadra a pochi minuti dallo scadere. Disattento.
Cioffi. Voto 5,5. Non è una delle sue migliori partite, complici gli attaccanti avversari che lo fanno ballare tra di loro. Non merita la sufficienza per il nervosismo mostrato in campo già dai primi minuti. Arrabbiato.
Castellana. Voto 5,5. Fa il paio col collega Cioffi, danzando anche lui tra gli scambi degli attaccanti avversari, corre molto ma senza criterio e nel finale paga la stanchezza più degli altri. Ballerino.
Morfino. Voto 5,5. Quando entra sembra pendolino Cafù sulla fascia di competenza, gran corsa ma tocco di palla zero. Avrebbe anche la possibilità di segnare in contropiede, ma gli avversari hanno un alleato in più: con una spallata regolare il vento lo butta giù... lui invoca il fallo ma niente da fare: l'arbitro non fischia. Salice piangente.
Meschino. Voto 6,5. L'unico che lotta nella zona nevralgica del campo, non è al meglio e si vede, ma cerca con tutte le sue forze di ispirare i compagni e va anche in gol con un'azione caparbia. Guerriero.
D'Ambra. Voto 4,5. Non gioca per la squadra e appena riceve il pallone abbassa la testa e si defila sulla sinistra. Ad un certo punto gli avversari lo capiscono e lui smette di giocare. Se il calcio è un gioco di squadra, il nissano potrebbe tranquillamente dedicarsi al minigolf, lì almeno la testa bassa ha un suo perchè. Regredito.
Viola. Voto 7-. Merita un plauso per tutte le volte che cerca la palla, i compagni e gli scambi, e segna un gran gol su splendido assist del capitano. Parimenti non merita di andare in panchina per tutto il tempo che il mister lo lascia fuori, lui almeno metteva in difficoltà gli avversari con le sue sgroppate sulla fascia destra. Fuoriclasse.
Vetrone. Voto 5-. Sempre polemico, e mai incoraggiante nelle sue giocate. Si intestardisce nell'affrontare gli avversari da solo e a testa bassa, fa il paio con D'Ambra ma sull'altra fascia. Mai incisivo riesce solo a fare il solletico agli avversari con tiri senza pretese dalla distanza. Il culmine lo si ha quando a porta vuota vuole fare il gol di fino, ma un difensore girato di spalle gli nega la gioia del gol. Inconcepibile.
Iachelli. Voto 5,5. Gioca pochi minuti e non incide sulla partita, un pò troppo lento ma va incoraggiato. Moviola.
Cafarelli. Voto 5,5. Non gioca ai suoi soliti livelli, troppo solo in attacco, cerca di essere altruista tutte le volte che può ma i compagni, a parte Viola, non mettono a frutto i suoi assist. Fa solo due tiri in porta in tutta la partita, sul primo è bravo il portiere avversario a chiudergli lo specchio, sul secondo è il palo a strozzare il grido di gioia. Sottotono.
Supporters. Voto 2. Era il Lecco a giocare in casa, ma sembrava di essere al Sinigaglia di Como. Ho detto tutto! Deludenti.

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