23.3.07

Il girone si riapre, Lecco vicina alla qualificazione, ma c'è da superare l'ostacolo Desio 1

La prima uscita stagionale in trasferta non è stata avara di soddisfazioni per il Lecco, che si è imposto per 4-2 sui colleghi di Bergamo 2 nell'umido e ventoso Centro Sportivo Comunale di Orio al Serio.
Anche se la prestazione dei nostri non è stata eccelsa, il risultato è comunque importante per muovere la classifica e riaprire il discorso qualificazione, che dopo la prima sconfitta in casa era stato messo pesantemente a rischio.
Ma andiamo con ordine: la partita è cominciata sotto il segno dell'equilibrio, le due squadre si sono studiate per lungo tempo prima di affondare i primi colpi.
Attorno al decimo di gioco era Viola ad avere la palla buona per il vantaggio, ma sprecava malamente tirando altissimo ad un metro dalla porta. Ma il gol era nell'aria: pochi minuti dopo era un tiro dalla distanza di Cioffi a gonfiare la rete avversaria e ad alterare gli equilibri del match.
L'ufficio di Bergamo 2 si è quindi disunito e ha cercato il pareggio alzando il baricentro del gioco, e scoprendosi inevitabilmente in difesa. I nostri hanno quindi trovato maggiori spazi per il contropiede, in particolare affondavano sulla destra, ad ondate ripetute Viola, D'Ambra e Cioffi. E proprio da due di queste incursioni nascevano il secondo (splendida girata in semirovesciata di Schillaci su calcio d'angolo) ed il terzo gol (discesa magistrale di Cioffi con tiro di precisione finale).
Sul 3-0, il mister Castellana pensa quindi di non fare alcun danno alla squadra mandando in campo alcune riserve per far tirare il fiato ai titolari. La partita a questo punto prende una svolta inaspettata: il Bergamo 2 non ci sta a perdere senza lottare ed approfittando della palese inconsistenza delle riserve lecchesi, attua delle manovre avvolgenti che fruttano due gol e diverse parate mirabolanti del Principe degli Iarvaloni (splendida la deviazione sulla traversa di un tiro dalla distanza e parata alla Garella su incursione degli attaccanti avversari).
A questo punto il mister riprende in mano la partita e rimette in campo i titolari, conscio che ogni minimo errore può fruttare il pareggio ai bergamaschi. La partita si trascina stancamente sul 3-2 fino a qualche minuto dal fischio finale quando D'Ambra, smarcato sulla destra opera una discesa e mette al centro per Vetrone, il quale aggancia e, fortunosamente, batte il portiere avversario infilando nell'angolino il gol della sicurezza, dando sfogo all'esultanza repressa nelle due partite precedenti.
Una parola sugli assenti: si è sentita la mancanza di una punta "di peso" lì in avanti, il capitano, infortunato dopo il brutto scontro con i due difensori del Vimercate, avrebbe fatto comodo perchè la squadra è sembrata meno incisiva del solito nel reparto avanzato. La presidenza spera di poterlo recuperare per l'importante sfida con l'UL Desio 1.
(Felix)

Le pagelle di Paolo Ziliani
De Chiara. Voto 6. Ordinaria amministrazione per il portierone del Lecco, con qualche acuto nei momenti di maggior pressione dell'UL Bergamo 2. Non può nulla sui gol incassati, ma fa sempre sentire la sua presenza in campo. Lodevole.
Castellana. Voto 6-. E' apparso meno lucido del solito, sia sotto il profilo tecnico (troppo avulso dal gioco della squadra), sia sotto quello tattico (decide i cambi sbagliati nel momento sbagliato). Inconsistente.
Cioffi. Voto 7,5. E' impressionante nelle chiusure come il Samuel dei vecchi tempi, e questa volta marca il tabellino per ben due volte. In questa partita è lui l'uomo squadra ed il match-winner. Bandiera.
Schillaci. Voto 7-. Sigla il gol più bello della serata con una mezza rovesciata su calcio d'angolo, ma è apparso in calo, più impreciso del solito. Anche lui è un baluardo sulle chiusure difensive, corre per sè e per i compagni più svogliati, pagando però con la già citata imprecisione nei tiri in porta. Acrobatico.
Meschino. Voto 5,5. Il capocannoniere della squadra stavolta non va in gol, e sembra sempre più affaticato. Parabola discendente.
D'Ambra. Voto 6,5. Finalmente si vede un giocatore vero. Questa volta corre con criterio e si mette al servizio della squadra. Offre a Vetrone l'assist per un gol facile facile, ma fa molto lavoro oscuro allargando le maglie della difesa avversaria. Ritrovato.
Morfino. Voto 6,5. Come D'Ambra, quando è chiamato in campo dal mister, mette a disposizione della squadra la sua corsa. Questa volta copre più del solito, e si fa vedere meno in attacco. Incoraggiante.
Viola. Voto 5,5. Questa volta non incide sul risultato finale. Sembra stanco e lo dimostra il gol mangiato all'inizio della partita. Da recuperare.
Affinito. Senza voto. Tocca un solo pallone in tutta la partita. Non giudicabile.
Iachelli. Voto 6. Non gioca molto, ma la sua azione in percussione che costringe due avversari a stenderlo per non fargli tirare in porta è fenomenale. Ronaldinho.
Paolillo. Senza voto. Anche lui non gioca molto, ma non fa nulla per entrare nel vivo del gioco. Non pervenuto.
Vetrone. Voto 6+. Primo gol in carriera per il beneventano, merita 4 per il tiro steccato, ma 8 per l'esultanza in stile Tardelli ai mondiali del 1982. Campione del Mondo!
Supporters del Lecco e del Bergamo 2. Voto 8. Incuranti del freddo e dell'umidità, incitano tutti i giocatori a colpi di megafono. Questo sì che è il vero spirito del calcio!!! E gli "amici di Como" dovrebbero prendere esempio da questo, loro che sono i campioni dell'antisportività. E poi si meravigliano del perchè quelle che dovrebbero essere le loro tifose fanno il tifo per il Lecco. Il calcio è divertimento, e loro con noi si divertono!!! Strepitose.

17.3.07

Lecco sfata il mito e travolge l'ufficio di Vimercate

Ieri sera, nell'umido campo di Oggiono, si è giocata una delle più entusiasmanti partite del Torneo organizzato dalla Direzione Regionale Lombardia dell'Agenzia delle Entrate. A difendere i colori dell'ufficio di Lecco, un gruppo di aitanti giovani (?) composto da Simone De Chiara (detto Il Principe), Marco Castellana (detto Piero da Erba), Angelo Cioffi, Luigi Schillaci (degno omonimo del Totò nazionale), Antonio Meschino, Mario D'Ambra (detto Fuffy), Enzo Viola (detto 'O Brasiliano), Giuseppe Morfino, Giuseppe Paolillo (detto ' Verificatore), Roberto Vetrone, and last but not least Felice Cafarelli (il Capitano).
La partita è iniziata sotto i peggiori auspici. A pochi minuti dall'inizio, infatti, l'organizzatissimo team di Vimercate aveva già violato la rete del Principe che però, incoraggiato dalla splendida tifoseria, non si è lasciato abbattere.
Nei minuti successivi l'ufficio di Lecco ha letteralmente travolto gli avversari con i goal di Meschino, Viola e Schillaci. Si è andati a riposo sul risultato di 3-1.
All'inizio del secondo tempo la musica sembrava aver cambiato registro, complice il calo delle cheerleaders distratte dalle doti fisiche di un giocatore della squadra avversaria, che ha fatto calare il rendimento del portiere, il quale non sentendosi sufficientemente supportato ha commesso quella che si definisce in gergo calcistico una "papera" che ha portato al secondo gol del Vimercate.
Ma i nostri baldi giovani hanno ripreso in mano la situazione e con una splendida doppietta del capitano, acciaccato per un fallo subito nei primissimi minuti di gioco, hanno chiuso definitivamente il match sul risultato di 5-2.
Grazie anche al pareggio del Como con la rappresentativa dell'UL Desio 1, si sono dunque riaccese le speranze per la squadra lecchese che mercoledì affronterà fuori casa i colleghi di Bergamo 2.
Un plauso particolare alle ragazze della tifoseria che, con il loro entusiasmo, hanno fatto la parte dell'ottavo "uomo" in campo! E mercoledì...tutti a Bergamo!!!
(Katia)


Le Pagelle di Paolo Ziliani
De Chiara. Voto 7,5: il Principe si riscopre portiere delle grandi occasioni, nega gol a iosa agli attaccanti avversari prendendosi gli applausi delle cheerleaders e sfoderando carisma nel comandare la difesa. La manina sempre alzata a salutare la tifoseria ne fa un personaggio regale. Saracinesca.
Cioffi. Voto 7,5: l'anziano difensore del Lecco si conferma la colonna portante della difesa. Questa volta l'arbitro lo grazia diverse volte dal cartellino giallo, anzi ammonisce tutti coloro che entrano in contatto con lui. Sempre lucido e calmo nel giocare la palla, dà sicurezza a tutta la difesa. Baluardo.

Schillaci. Voto 8: alla prima uscita stagionale, fà valere il suo peso, finalmente calmo in campo, evita le espulsioni ed ispira i compagni con lanci illuminanti. Il suo gol è sicuramente il più bello della serata con un'azione solitaria partita dal cerchio di centrocampo. Motorino.
Castellana. Voto 6,5: prova sottotono rispetto ai colleghi della difesa, ma si fa trovare sempre pronto nelle chiusure. Un pò rissoso all'inizio quando ha un battibecco col n.7 avversario, si rifà nel finale quando gli avversari hanno già mollato con discese ficcanti sulla fascia sinistra. Pendolino.
Meschino. Voto 6,5 di stima: dovrebbe ispirare il gioco del Lecco, ma è sembrato parecchio sottotono rispetto ai suoi standard. Nonostante tutto va in gol, anche se fortunosamente su un rimpallo col portiere. Da rivedere.
Viola. Voto 7: non molla mai, scatta, si danna l'anima per rincorrere gli sciagurati lanci di Cioffi e alla fine ha ragione: l'arbitro appunta il suo nome sul tabellino marcatori! Caparbio.
D'Ambra. Voto 6-: ha finalmente capito che non si tratta della maratona di New York ma di una partita di calcio. Molto meglio così! Deve ancora trovare l'affiatamento con i compagni ora che ha capito che non si gioca da solo, ma va incoraggiato. Colibrì.
Morfino. Voto 7-: Sopperisce alle carenze tecniche con una gran corsa. Si smarca con facilità ma conclude poco, uno specifico allenamento di freddezza sotto porta non gli farebbe male. Cionondimeno mette in difficoltà la difesa avversaria allargandola per creare spazio per gli inserimenti dei compagni. Suo l'assist che chiude la partita. Maratoneta.
Vetrone. Voto 3: sbaglia l'impossibile, si intestardisce coi dribbling, che non sa fare. Manca la porta anche all'interno dell'area piccola, in uno slancio buca la pancia del difensore avversario con un calcio. Se la prende per tutto e con tutti, non si può! CFL.
Paolillo. Voto 7+: nonostante sia in evidente stato interessante (si pesume sia una delle ultime partite prima dell'astensione obbligatoria), ha comunque dato il meglio di sè e ha sfiorato il primo gol in carriera nei minuti di recupero. Voglioso.
Cafarelli. Voto 7,5: da buon "capitano" non abbandona la nave neanche nei momenti di difficoltà, così lui, incurante del dolore provocato dai calci presi dai difensori avversari, vìola, per ben due volte, la porta avversaria, come il buon vecchio Joao Paulo ai tempi di Bari. Stoico.
Supporters. Voto 10: sono letteralmente l'ottavo "uomo" in campo. Si fanno sentire, appoggiano la squadra in tutti i momenti, anche dopo la papera di De Chiara, anche se apprezzano più i giocatori della squadra avversaria. Grazie Maria, Katia, Manuela, Alessandra, Giusy e Francesco! Vi aspettiamo a Bergamo!

10.3.07

Cronaca di una morte annunciata

Il match inaugurale del Girone C, sembrava una passeggiata di salute, vista l'età media della squadra avversaria. Qualche giorno prima, in clima di pronostici, si era data per scontata la vittoria dei "lattanti" lecchesi sul "reparto geriatrico" di Como. Invece, a farla da padrone sono state l'esperienza e l'affiatamento della squadra avversaria. Così, è cominciata una serie di "botta e risposta" a suon di gol. Da una parte, il Como andava a segno e, dall'altra prontamente rispondeva il Lecco. Il clima era un pò teso, soprattutto per un voltafaccia di un CFL che all'ultimo minuto di calcio-mercato ha ceduto il proprio "cartellino" al Como, lasciando con un palmo di naso la squadra Lecchese che lo corteggiava da tempo.
E la tensione in campo si è sentita fin dai primi minuti: sono volate minacce tra l'attaccante comense Patrik Orlando ed il difensore lecchese Angelo Cioffi, e sono continuate fino alla fine della partita.
Tornando a parlare del calcio giocato, molta della responsabilità della sconfitta, oltre ad una papera nel finale del portiere De Chiara, è da attribuire alla scarsa incisività del reparto offensivo, inconcludente ed in balia dell'esperta difesa avversaria. De Chiara sbaglia l'impossibile e il capitano si danna l'anima per mettere i compagni in condizione di gonfiare la rete: mette lo zampino in due dei quattro gol dei nostri beniamini, fintando sul tiro di Castellana, autore del primo gol e mandando in rete con una splendida triangolazione (non ai sensi del DL 331/93) il compagno Viola, autore del terzo gol. In tutto questo riesce anche a colpire un palo e dare a Vetrone la palla che risolverebbe la partita dopo aver dribblato il traditore portiere avversario, ma il beneventano tira senza guardare e becca il sedere dell'unico difensore rimasto a difendere la porta. Nel mezzo i due gol di Meschino.
A quel punto si era sul 4-4, e qui inizia il papocchio: un colpo di vento sposta il pallone tra Cioffi e De Chiara, e Orlando ne approfitta per infilare la porta con un colpo di testa. Il Lecco si disunisce e subisce il 6-4 allo scadere, con la difesa allo sbando.
Speriamo che, come in tutti gli esordi dei Campionati del Mondo, la squadra che perde la prima partita sia quella che poi, alla fine, solleva al cielo la Coppa.
Accantonato il Derby, si pensa già al prossimo appuntamento con l'UL di Vimercate...e che Dio ce la mandi buona!!!
(Katia&Felix)

Le pagelle di Paolo Ziliani
Paolillo. Voto 5. Inizia la partita tra i pali, ma non è la sua giornata, insicuro su tutti i palloni, si becca tre gol dei quali almeno due evitabilissimi. Chiaramente, non dà nemmeno sicurezza alla difesa che rincorre gli attaccanti avversari senza criterio. Spaesato.
De Chiara. Voto 6-. Sostituisce Paolillo in porta nel secondo tempo dopo un primo tempo giocato su livelli non eccezionali in appoggio alla punta Cafarelli. Dà più sicurezza alla difesa con parate degne del miglior Yashin, cui assomiglia molto, ma è sua la responsabilità del gol che spegne le speranze della squadra a pochi minuti dallo scadere. Disattento.
Cioffi. Voto 5,5. Non è una delle sue migliori partite, complici gli attaccanti avversari che lo fanno ballare tra di loro. Non merita la sufficienza per il nervosismo mostrato in campo già dai primi minuti. Arrabbiato.
Castellana. Voto 5,5. Fa il paio col collega Cioffi, danzando anche lui tra gli scambi degli attaccanti avversari, corre molto ma senza criterio e nel finale paga la stanchezza più degli altri. Ballerino.
Morfino. Voto 5,5. Quando entra sembra pendolino Cafù sulla fascia di competenza, gran corsa ma tocco di palla zero. Avrebbe anche la possibilità di segnare in contropiede, ma gli avversari hanno un alleato in più: con una spallata regolare il vento lo butta giù... lui invoca il fallo ma niente da fare: l'arbitro non fischia. Salice piangente.
Meschino. Voto 6,5. L'unico che lotta nella zona nevralgica del campo, non è al meglio e si vede, ma cerca con tutte le sue forze di ispirare i compagni e va anche in gol con un'azione caparbia. Guerriero.
D'Ambra. Voto 4,5. Non gioca per la squadra e appena riceve il pallone abbassa la testa e si defila sulla sinistra. Ad un certo punto gli avversari lo capiscono e lui smette di giocare. Se il calcio è un gioco di squadra, il nissano potrebbe tranquillamente dedicarsi al minigolf, lì almeno la testa bassa ha un suo perchè. Regredito.
Viola. Voto 7-. Merita un plauso per tutte le volte che cerca la palla, i compagni e gli scambi, e segna un gran gol su splendido assist del capitano. Parimenti non merita di andare in panchina per tutto il tempo che il mister lo lascia fuori, lui almeno metteva in difficoltà gli avversari con le sue sgroppate sulla fascia destra. Fuoriclasse.
Vetrone. Voto 5-. Sempre polemico, e mai incoraggiante nelle sue giocate. Si intestardisce nell'affrontare gli avversari da solo e a testa bassa, fa il paio con D'Ambra ma sull'altra fascia. Mai incisivo riesce solo a fare il solletico agli avversari con tiri senza pretese dalla distanza. Il culmine lo si ha quando a porta vuota vuole fare il gol di fino, ma un difensore girato di spalle gli nega la gioia del gol. Inconcepibile.
Iachelli. Voto 5,5. Gioca pochi minuti e non incide sulla partita, un pò troppo lento ma va incoraggiato. Moviola.
Cafarelli. Voto 5,5. Non gioca ai suoi soliti livelli, troppo solo in attacco, cerca di essere altruista tutte le volte che può ma i compagni, a parte Viola, non mettono a frutto i suoi assist. Fa solo due tiri in porta in tutta la partita, sul primo è bravo il portiere avversario a chiudergli lo specchio, sul secondo è il palo a strozzare il grido di gioia. Sottotono.
Supporters. Voto 2. Era il Lecco a giocare in casa, ma sembrava di essere al Sinigaglia di Como. Ho detto tutto! Deludenti.

6.3.07

Duecentesimo gol in Ghislacup!

Ciao a tutti, solo un piccolo post per avvisarvi del duecentesimo gol in Ghislacup, forza Felix!!!

1.3.07

Web News della settimana

Apriamo questa volta con una notizia singolare ma tragica: a Liaoning, nella zona nord-orientale della Cina, un ragazzo di 26 anni è morto dopo aver trascorso sette giorni incollato alla suo computer, alle prese con un gioco di ruolo. Il fatto è accaduto proprio nell'ultimo giorno della settimana di sospensione delle lezioni per i festeggiamenti del Capodanno cinese: il ragazzo avrebbe passato tutte le vacanze giocando con un videogame.
Veniamo ad argomenti più lieti: è peculiare che l'uomo del futuro, l'uomo che promuove l'utilizzo di Internet e di tutte le tecnologie più avanzate limiti l'uso del computer e di internet alla propria figlia. Così papà Bill Gates sembra piuttosto severo quando si tratta dell'educazione della sua primogenita, Jennifer, che ha dieci anni: non può passare più di tre quarti d'ora al giorno davanti ai videogiochi.
"È diventata un'accanita utilizzatrice e ha scoperto moltissimi videogiochi, compreso uno di Xbox 360 che si chiama Viva Pinata, in cui ci si prende cura del proprio giardino", ha spiegato. Insieme con la moglie Melinda, il fondatore di Microsoft ha deciso che la figlia può stare al computer al massimo 45 minuti nei giorni di scuola e un'ora nel fine settimana, più il tempo necessario per i compiti. "Queste limitazioni andranno avanti per tutta la vita?". Il padre non si è scomposto e ha replicato: "No, quando te ne andrai di casa potrai decidere da te".
Infine, segnalo un servizio molto interessante: David Sacks, circa un mese fa, ha annunciato il lancio di un nuovo sito web, si tratta di Geni.com, un sito web che si è posto obiettivo di creare un albero genealogico del mondo intero! Sacks, che è stato tra l’altro l’inventore di Paypal, presenta così la sua creatura: “La cosa eccitante di Geni è che chiunque può utilizzarlo. Tutti sono collegati. Come Paypal, si tratta di una semplice soluzione che è indirizzata verso un bisogno umano specifico.”I finanziatori di geni.com sono gli stessi che hanno finanziato progetti come Paypal, Facebook, Slide, Powerset, e Ironport.Se volete provare questo particolare “servizio web 2.0″, seguite il link!.